domenica 4 ottobre 2020

A volte una poesia…

 

A volte una poesia…
 
A volte serve una poesia
per aprire i lucchetti quotidiani
e  alleggerire la fatica delle parole
pesanti e cupe che s’addensano
minacciose su anime indifese.
 
Ma bisogna schiuderle lentamente
e lasciarle uscire con quel sapore
che sa d’infanzia e saggezza
per poi disperderle nel vento
in cerca di un nido di labbra
o di due occhi dove farle volare
stemperandosi nell'azzurro infinito.
 
Poesia, cavallo alato al galoppo
sul filo del sonno che conduce
nel riposo a placare un dolore
o a risvegliare sentimenti assopiti.
 
Una poesia, ovunque si possa lasciare
sul vetro appannato di una finestra
che lentamente si scioglie in lacrime
nel salutare un amore che s’allontana
o sulla sabbia della battigia
dove il mare legge  alle conchiglie.
 
Alla  deriva solcata da pescherecci
di marinai senza paura
che catturano nelle maglie delle reti
mentre gabbiani astuti attendono
per rubare tra becco ed ali
e veloci portano fino ai confini
di uno spazio che accoglie
e confonde con la luce della luna
per essere ammirate e seguite
sulla rotta di polvere di stelle.
 

   
  Sergio Saracchini
  Quattro8bre2mila20

 

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