Semplicemente per nome
In
questo cielo lattiginoso
le
nuvole hanno scritto
pallide
parole misere
che
rami nudi d’albero
leggono
con lacrime nostalgiche
per un raggio timido di sole.
Verrà
la danza delle urla dei bimbi
e il
richiamo di giovani madri
a
seminar la luce che dissolve
le
nebbie stagionali di questo tempo
che
impone il solo miraggio
di un
giardino libero
dove i
fiori sono labbra
e i
petali sospiri profumati
nel
loro sbocciare.
Verrà
il tempo delle parole
di
ritorno dall’esilio
imposto
dal silenzio
che ha serrato le menti
e incattivito di tristezza
la
speranza di risentire
cose
buone
come
semplicemente
l’esser
chiamato per nome
come
una madre
col proprio
figlio.
Sergio
Saracchini 12/04/2021
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