domenica 29 ottobre 2023

VIAGGIO INTORNO AL MONDO

VIAGGIO INTORNO AL MONDO

 

Ho fatto un viaggio

intorno al mondo

dove ho trovato

terreni infiniti

e il riversarsi d’acqua

renderli fertili.

 

Ho lasciato impronte

toccato radici

forti, profonde

e accarezzato foglie.

 

Lo sbocciare dei fiori

mi sorrideva

ringraziandomi.

 

Petali mi salutavano

dal balcone di casa

ed io

da dietro la tenda della finestra

ricambiavo.

 

Sergio Saracchini


FUGA


 

domenica 15 ottobre 2023

FOLLA

 

FOLLA

 

E vado ancor

con passo sicuro

nella vana speranza

d’incontrar gentil persona

 

che l’anima mia possa

sfiorar con vicinanza

l’esistenza di sensazioni

e colmar di tenerezza

 

caliginosa tristezza

soffocata dalla sofferenza

persa tra le ombre lunghe

di folla distratta.

 

Sergio Saracchini

 

STORIA DEGNA DI NOTA

 

STORIA DEGNA DI NOTA

 

Storie raccontate

da libri bruciati

e lettere fumanti

su background di

tango e valzer

tarantella e can can

sirtaki e halay

hopak e troika

rock & roll e shen yun

dabka e hashual.

Note

mitragliano corpi

in una pozza

di sudore e vita.


Sergio Saracchini

QUOTIDIANITÀ

 

QUOTIDIANITÀ

 

Si inginocchiò

sulla pozza di sangue

e con le mani

si lavò il viso

per affrontare

una nuova giornata.


Sergio Saracchini

MASCHERE

 

MASCHERE

 

Schiarisce la notte

ai margini delle case

e la colonna vertebrale

regge e conduce

dove si trova

la quotidiana voce

delle maschere mimiche

di uno spettacolo teatrale.

Quante risate

per non pagare il prezzo

della realtà.


Sergio Saracchini

MORTE DEL LINGUAGGIO

 

MORTE DEL LINGUAGGIO

 

E’ sempre più difficile capire

il significato delle parole

di un alfabeto spigoloso

tra punti esclamativi come forche

dove pendono e dondolano

le pagine scritte con la lingua

bagnata dal sentimento.


Sergio Saracchini

IN MEMORIA

 

IN MEMORIA

 

E’ meglio lasciare la parola ai cipressi

che col vento parlano degli uomini

ammonendoli d’aver intriso la terra e l’aria

d’ acqua salata che brucia e non disseta.

D’aver scatenato la tempesta e la grandine

sulle rovine che un tempo erano orgoglio

della perenne civiltà nata dal ventre sano di madre

ed ora s’affossa con i vermi che s’aggrovigliano

nelle viscere di un terreno umido di sofferenza.


Sergio Saracchini

 

DEDICA

 

DEDICA

 

Mi lascerei abbracciare ancora

dalla tua voce che come richiamo

porta questo cielo sopra di me

a mantenersi sempre più azzurro

e la terra sotto i piedi salda

stabile senza cedimento alcuno.

 

E la nebbia che appanna gli occhi

scompare d’incanto per lasciare spazio

ad un rivivere i giorni che sanno di certezza

dove tutto splende come un tempo

e nulla e nessuno può ostacolare il progredire

con le trappole sparse sull’esistenza.

 

Non sarà certo quel muro lucido e venato

che mi impedirà di vederti come eri

così semplice e schietto nel tuo coraggio

d’affrontare ogni strada senza timore

cosparsa di cocci di vetro velenoso

che non impediranno d’affrontarla col sorriso.

 

Sergio Saracchini