mercoledì 24 agosto 2022

Ora dopo ora d’estate

 

 

Ora dopo ora d’estate

 

Sono le ore del mattino

dove i capelli del sole

si possono pettinare

senza incontrare nodi

che roventi bruciano

le dita della mano.

 

Luce ancora tenera

che compie il miracolo

di un sussurro morbido

di un buongiorno

che si perde nella stanza

e vaga smarrito tra le cose.

 

Presto svanirà alto nel cielo

lasciando spazio all’ansia

che incendia e muta brucia.

 

Attendiamo la pioggia

di frammenti argentati

raccogliendo nelle mani

un desiderio cadente.

 

Sergio Saracchini

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Tutto iniziò dal canto del gallo

 

Tutto iniziò dal canto del gallo

 

L’ascolto ancora il canto del gallo

che risveglia quel giorno lontano

dove il recinto tratteneva gli anni

e non avevano sapore di tramonto.

 

Vorrei indossare pantaloncini

che sanno di resina e dove incollate

ci sono macchie di fragile ingenuità

intrise dal profumo del talco

lasciato dalla curva saggezza

dai capelli bianchi e mani giunte

in una preghiera rivolta alla fiammella

che riscalda il cuore di una casa solitaria.

 

Sono cose che rimangono tatuate

con i brividi di una emozione

d’essere figlio e quindi padre

con lo stesso sangue ancora vivo

in altri corpi che avranno bocche

per raccontare quelle voci di un tempo.

 

Sergio Saracchini

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Ago e Filo (2)

 

Ago e Filo (2)

 

Quanta abilità ci vuole

per rammendare gli occhi

bucati dalle lacrime?

 

Quanto filo ci vuole

per ricucire le falle

che sanno di salato?

 

Un buon sarto lo saprebbe!

 

Colpa del tessuto

troppo leggero e delicato

per resistere alle tarme.

 

Sergio Saracchini

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Ago e Filo (1)

 

Ago e Filo (1)

 

Dalla mia camicia pulita

si è staccato un bottone

cadendo a terra s’è smarrito.

 

Quanti bottoni mi sono caduti

quanti se ne sono persi

rotolando chissà dove.

 

Mancano sempre ago e filo

per rafforzare la debolezza

prima di una caduta e smarrimento.

 

Sergio Saracchini

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Zucchero

 


Zucchero

 

La tazzina sporca

di un caffè nero

baciato da labbra

di un mattino svogliato

 

il sorriso triste

di una falce di biscotto

secco e senza sapore

sul tavolo della cucina

 

granelli di zucchero

sul fondo di un barattolo

vivono la loro solitudine

in tutta dolcezza.

 

 

Sergio Saracchini

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