domenica 24 maggio 2015

Per non aver paura

Per non aver paura


Ricordo di mio padre
che raccontava forza
ricordo di coraggio
di quella dura scorza

di fronte alla paura
di non chinare il capo
e dopo una caduta
ritorna su daccapo.

Mi osserva da lassù
felice che son vivo
con queste mie parole
gli dico sopravvivo

lui forte mi risponde
non essere coglione
di fronte ad ogni male
ci sta la guarigione.

Lo sai e mi conosci
non sono come te
e quello che tu avevi
non c’è dentro di me

insieme con la mamma
mi hai fatto nascer sano
ti prego strigi forte
ancora la mia mano.

Di come sei cresciuto
raccontami com’eri
per essere un esempio
in quei momenti seri

cresciuto con la fame
e con le pezze al culo
studiando e lavorando
sgobbando come un mulo.

Nel cuore dell’Italia
sei nato con orgoglio
la guerra e la miseria
con vuoto il portafoglio

hai combattuto contro
quell’uncinata croce
che aveva con il fascio
ridotto senza voce.

Hai lavorato duro
pregando e bestemmiando
per questo tricolore
credendo ed agitando

urlando la tua rabbia
l’hai detto a quella gente
l’Italia fatta grande
non è servito a niente.

Chilometri percorsi
in fabbriche d’acciaio
riempiendo a poco a poco
il tuo salvadanaio

lo hai fatto per amore
e per un buon paese
ricostruito forte
per poche lire al mese.

Ragionamenti logici
su numeri basati
che danno la certezza
di esatti risultati

per un futuro certo
sicuro per i figli
facendo noi tesoro
di saggi tuoi consigli.

Hai dimostrato amore
nell'essere presente
in quella malattia
di mamma e la sua mente

settembre è arrivato
portandosela via
e proprio in questo mese
seguito hai la scia.

Quell'ultima battaglia
l’hai fatta con onore
con forza e con coraggio
le ultime tue ore

vorrei soltanto avere
un poco di coraggio
di quello che tu avevi
in questo tuo passaggio.

Tra strofe di poesia
io scrivo l’esistenza
sul palco della vita
non posso stare senza

e tu me lo dicevi
la vita fatta in rima
non è una soluzione
per arrivare in cima.

Ci vuole assai ben altro
per essere vincenti
in quella tua maniera
rimani tra i perdenti

a questo non credevo
e mi faceva male
ma questa tua assenza
forte lei mi assale.

Mi sento che son figlio
di questa mia paura
di non trovare luce
soltanto notte scura

e tu non lo vorresti
per infangare il nome
orgoglio devo avere
portando il tuo cognome.

Lo stringo qui al polso
il vecchio tuo orologio
portarlo con orgoglio
è l’ultimo mio elogio

lo voglio conservare
con la dovuta cura
lasciandolo a mio figlio
per non aver paura.

Lo dice anche mio figlio
stringendolo nel sonno
affronto il mio domani
con forza di mio nonno

lo voglio conservare
con la dovuta cura
lasciandolo a mio figlio
per non aver paura.


(a mio padre Sesto)
Sergio Saracchini
24 Maggio 2015


...mio padre...


domenica 17 maggio 2015

50 Special

50 Special

Vespa 50 Special ....Mia !!!  Dal 1978 !!!
Senza casco
sopra a due ruote
senza casco
anche i pensieri

affrontavo salite
sorpassavo paure
rallentavo per poi accelerare
fermandomi mai.

Con due ruote
ho scritto su strada
con due ruote
ho scritto di me

serbatoio di vita
con miscela di sogni
e l’anima mia
compagna di viaggio

batteva il motore
equilibrio su ruote
batteva il mio cuore
senza perdere colpi.

Son quattro le ruote
e mi sono fermato
si è spento il motore
a secco di sogni

da lontano un ronzio
ritorno a sognare
ma è soltanto una vespa
in sella ad un fiore.


Sergio Saracchini 17/05/2015


venerdì 8 maggio 2015

Nascondino

Berthe Morisot 14 Gennaio 1841 - 2 Marzo 1895
 "Nascondino"  “Cache-Cache” - 1873
Nascondino

Giocavo a nascondino
negli anni dell’infanzia
fantastico sparire
nascosti nel segreto
di uniche emozioni

sentivo quel contare
di numeri, di amici
la fuga, la mia tana
il farsi catturare
in piena libertà

quel gioco di bambini
Jan Francois Verhas January 1834 – 31 October 1896
À cache-cache

l’osservo da lontano
dall'alto dei miei anni
per riscoprirmi ancora
nascosto dentro me.

Sergio Saracchini 
9 Maggio 2015