domenica 22 marzo 2015

Nella tua mano

Nella tua mano

Protetto
nell’incavo della tua mano
riposo

le mie lacrime
in essa
asciugo.

Ho trovato
coraggio
sulla linea del destino

sorrisi
su quella della felicità

equilibrio
su quella della testa

conforto
su quella dell’intuito

certezza
su quella della vita

amore
su quella del cuore.

Incavo della mano
ricolmo di vita
sulle tue linee
il mio cammino
il mio esistere.

Sergio Saracchini 22/03/2015

sabato 21 marzo 2015

L’orologio

L’orologio

Mai è abbastanza il tempo
vorrei fermar le ore
del meccanismo il battere

il mio orologio avanza
racconta quel che ero
ricorda il mio passato.

Scandito il suo linguaggio
a volte un po’ beffardo
riporta gioventù

lancette come falci
l’incedere composto
che portano a quell'ora.

Lo lascio scaricare
lo Zenith che ha accompagnato mio padre
fermando il ticchettio
suo ultimo respiro

proseguo il mio cammino
mi faccio accompagnare
dal suono del destino.

Mio padre il suo ha tenuto
l’ha mantenuto in vita
stringendolo a quel polso

con esso ha camminato
godendosi le ore
e governando il tempo.

Disteso il suo orologio
mi invita a quell’abbraccio
nostalgico legame

il battere del tempo
ritorna a camminare
al polso di mio padre.


Sergio Saracchini

domenica 15 marzo 2015

Poesia è…

La poesia per me…

Un essenziale strumento espressivo, un riportare riflessioni, sogni, desideri, amori, paure, rabbia, gioia, speranza …, un lasciarsi trasportare dalle emozioni di qualsiasi natura esse siano. Spiccare un salto al di là della razionalità, dei formalismi, degli automatismi che la quotidianità ci impone nello stile di vita, nel linguaggio, nel relazionarsi reciproco. La poesia è  abbattere il muro che delimita e circoscrive il nostro esistere negli schemi, è aprire un varco e liberare gli aspetti emozionali più profondi e intensi del nostro vivere. Nei versi si trova la soluzione per allargare gli spazi, fino a sconfinare in un mondo che mai avremmo pensato esistesse, costruendo con l’immaginazione e la sensibilità nuove chiavi di lettura di quello che ci circonda. Caricare una penna con un inchiostro magico, composto da sensibilità, sentimenti e voglia di libertà nel provare tutto quello che nella realtà è impossibile o irrealizzabile.  L’ispirazione a far nascere una poesia la trovi ovunque, nelle semplici parole, in un gesto, in un’espressione del viso, in un profumo, tra le note di una musica, nel buio, nella luce. Elementi che apparentemente possono sembrare banali celano, incredibilmente, la massima ispirazione. I granelli di sabbia di una clessidra – lo scorrere degli anni, la luce di una lampada nel silenzio della notte – il ritrovarsi e riconoscersi, un mulinello di foglie – un girotondo di bimbi, un lenzuolo bianco steso ad asciugare – le vele di un veliero su nuove rotte, le gocce di pioggia su un vetro – le lacrime su un viso in attesa d’esser asciugate dal sole. La poesia, un andare contro corrente e vincere la forza della quotidianità, liberando la mente dalle catene degli eventi. Un rivoluzionare il ciclo delle cose, giocando con i sogni e le parole, facendo raggiungere, nell’attento lettore, un incredibile benessere o una profonda riflessione. Nella poesia non esistono regole, tabù, divieti, esiste la condivisione della propria intimità. Scrivere una poesia è regalare parte di sé a chi la legge.


Sergio Saracchini 




Poesia è...

Un quadro dipinto
su tela del giorno
con petali e fiori
intinti nel sole

maestosa scultura
scolpita con gli occhi
su monti di marmo,
d’ardesia e granito

ricamo di luna
con brillanti di stelle
d’opale e d’argento
su seta di notte

una lettera scritta
nel  cielo infinito
con ali di uccelli
bagnate dal blu.

Coi versi io vivo
la vera espressione
di quello che a volte
non so come dire

il fermarsi del tempo
di vita che scorre
tornando a riprendere
quel che ho perduto

il sognare da sveglio
e svegliarsi in un sogno
confondendo la vita
tra sogno e realtà

un magico specchio
che rende più bello
quello che è brutto
in esso riflesso.

Poesia è casa mia
senza porte e finestre
lei è prova di vita
lei vive con me.

Sergio Saracchini                     

15/03/2015


sabato 7 marzo 2015

Emozione

Emozione


S’apre il giorno
nell’anfiteatro mattutino
germogliano cinguettii
colonne sonore
accompagnano 
il nascere del sole.

Mi lascio trasportare
ali di rondini
m’insegnano libertà.

Dardi
di stella infuocata
mi trafiggono
petto e cuore
ferito a vita
cammino
fiero di me.

La mia strada
lunga e breve
Foto prodotta e gentilmente concessa da Mario Marchi
salite e discese
conducono
in un angolo di mondo
tutto mio.

Emozioni di un mattino
riempiono gli occhi
pozzi senza fondo.

La mia bocca
faretra di sorrisi
scagliati dalle labbra
colpiscono prede
fiori, alberi,
cielo, sbuffi di nuvole.

Dalle mie orecchie
come pescherecci
lancio le reti
suoni di vita
si fanno catturare,
libero
nel mio mare interno
nuotano
nella profondità dell’anima.

Il respiro
regolare e tranquillo
assorbe profumi
essenze aromatiche.

Il mio ricongiungermi
con luci, suoni, odori
con terra, acqua e aria
il mio ricongiungermi
con l’emozione
di me stesso.


Sergio Saracchini