domenica 22 febbraio 2015

…e penso a voi…

 …e penso a voi…

Galaverna di lacrime
Giovanna e Sesto
ricopre il mio volto
il tempo s’è fermato
su questo freddo marmo

avvolge  i vostri nomi
la bruma malinconica
che fitta di ricordi
nasconde i nostri sguardi

rimane il mio pensiero
a diradar la nebbia
mi scaldo nel  nitóre
dei vostri dolci visi.

Sergio Saracchini


Nuove terre

Nuove terre

Verde il mare
dalla prua della mia margherita,
un tuffo
tra onde di fili d’erba.

Ritrovo naufraghi
farfalle, coccinelle
api, scarabei,
insieme
dalla mappa di un ranuncolo
per nuove rotte.

Salpiamo tra le mani di un bimbo
il suo delicato alito di vento
gonfia le vele del nostro soffione.

Il frinire di una cicala
annuncia
nuove terre all’orizzonte. 


Sergio Saracchini

Clessidra

Clessidra

Gli anni
granelli di sabbia
velocemente 
attraversano il mio corpo
come clessidra.

Non posso capovolgermi
per ricominciare.


Sergio Saracchini

Buio

Buio

Diluito nel caffè
nell'inchiostro di una penna
tra le righe di un quaderno
nel chiarore di una lampada

mi ritrovo

e mi perdo
e poi dissolvo
alla luce del mattino.

Sergio Saracchini



Malattia (...a mia madre...)

Malattia
(A mia madre)

 
Viso del sud
battuto dal vento
lambito dal mare
scaldato dal sole

arida terra
di remota fertilità 
zolle di una mente 
oramai sconquassata 

bagliori di ricordi
tra sguardi persi
nel vuoto assoluto
lo stringersi delle nostre mani

forse 

riecheggia in lei
la mia immagine 
sbiadita 
dalla malattia

carezzo il suo viso
vano tentativo
rianimar ricordi
d’esser mia madre.    

Sergio Saracchini


Giochi celesti

Giochi celesti

Gioco tra le nuvole
a palla con il sole,
pedalo una cometa
la lunga strada lattea
alla luna mi conduce.

Dolcemente fluttuare
nello spazio siderale
rimbalzando tra le stelle,
poi mi tuffo tra le onde
di un oceano di meteore
luccicanti ed argentate.

Il mio gioco si è concluso
nello spazio
nel silenzio
nella piena libertà.

Un immenso  girotondo
giro, giro tutto il mondo
in un’orbita infinita
coi pianeti un grande abbraccio
alla terra
alla vita.

Sergio Saracchini


Tempesta di primavera

Tempesta di primavera

Crocchi (Altopiano di Meltina - Bolzano)
I nostri corpi 
alla deriva 
in un  mare di fili d’erba
trasportati da onde di papaveri
s’infrangono su scogli di margherite.

I nostri corpi
in balia
tra flutti di colori e profumi.

Narcisi (Pian di Coltura - Lentiai - Belluno)
I nostri corpi 
precipitati 
nelle profondità degli abissi
di una stagione senza fine.

I nostri corpi
naufraghi
su atolli d'amore
in questa dolce tempesta di primavera.

Sergio Saracchini
Papaveri


 foto prodotte e gentilmente concesse da
Mario Marchi

… e io scrivo…

… e io scrivo…

Scrivo contro il tempo
domino il rumore
frastuono quotidiano
che assorda l’esistenza.

Compongo la poesia
anticipando il sole
godendo del silenzio
mi specchio nella carta.

La penna mia lavora
incide questo foglio
lasciando il mio ritratto
se scorderò chi sono.

La polvere del tempo
ricopre queste righe
leggetele in silenzio
e sempre io vivrò.

Sergio Saracchini

sabato 21 febbraio 2015

Notte magica

Notte stellata di Vincent van Gogh (1889)

Notte magica

Notte,
tacita e soave,
che avvolgi
con mani fatate
sogni proibiti ,
desideri inappagati.
Notte magica,
che muori e risorgi
ogni dì,
come l’alba e il tramonto.
Voglio trafiggere
 la tua coltre oscura
Che ogni cosa copre
con il suo misterioso silenzio.
Sento il fragore lontano
delle onde del mare
In cui si proiettano
una miriade
di stelle luminose.
Mi lascio cullare
Notte stellata sul Rodano di Vincent van Gogh (1888)
dal loro dolce andirivieni
In un magico oblio,
dove gioia e dolore
si confondono all’unisono.
Tra pochi istanti
faranno capolino
le prime luci del mattino,
e tu, notte magica,
notte d’incanto
darai l’ultimo addio all’alba
che vedo risorgere
come la Sirena degli abissi
dalle onde spezzate del mare.

Claudia Cernigoi



Venezia

Venezia

Venezia ha un suo fascino magico
che ti avvolge come un soffice manto,
ti culla come un’amorevole madre.
Tra le strette e misteriose calli
va il gondoliere tacito e pensoso
sfiorando le acque sfavillanti
per il rispecchiarsi di una miriade
di stelle luminose.
Il lieve ondeggio del mare risveglia
ricordi ormai sopiti di un’infanzia
che mai più ci appartiene.
Ovunque un qualcosa di magico traspare,
da ogni piccolo angolo di questa città incantata.
Non è solo la maestosità delle sue chiese,
delle sue piazze a farci stupire,
ma quella nascosta , sottile
che traspare là dove all’ora del tramonto
il sole scompare nelle sue acque maestose
lasciando un chiarore diffuso…
ed una coltre di misterioso silenzio cala
avvolgendo all’improvviso ogni cosa.

Cernigoi Claudia



giovedì 19 febbraio 2015

Papaveri

Papaveri

Papaveri
rosse labbra di passione
foto prodotta e gentilmente concessa da
Mario Marchi
il loro danzare
tra bionde chiome di grano

preludio d’amore
concepimento di stagione
tra gemiti di albe
e sussurri di tramonti

nel grembo del tempo
attendo la nascita
…estate…
il suo nome.

Sergio Saracchini

mercoledì 18 febbraio 2015

Sogno

Sogno

Nel sogno c’è il mio viaggio
ritrovo  quel che ho perso
riabbraccio  chi è partito
rimargino ferite
asciugo le mie lacrime
placo la mia ira.

Il cuore ora libero
è un volo di gabbiano,
lo  lascio trasportare
silenzioso, solitario
dal vento della pace.

Senza ostacoli
limiti e confini
nell’universo
soltanto mio
seguo
la mia esistenza.

Sogno
inesauribile riserva
accompagna
il mio risveglio.

Sergio Saracchini

Nella culla del mare

Nella culla del mare

Vorrei avere per guanciale
le onde del mare, ed ascoltare la tua voce
nel misterioso silenzio di una conchiglia vuota
depositata in riva al mare…
Vorrei avere per guanciale un tappeto
di soffici nubi, dove i miei pensieri
possano riposare, e lasciarmi
dolcemente cullare dai flutti marini,
osservando con infantile stupore
un timido raggio di sole,
che simile ad una freccia dorata
sale verso l’inconoscibile infinito.

Claudia Cernigoi

Poesia è…

Poesia è…


Poesia è
desiderio incommensurabile
di vita…
E’ sedersi sulla cima
di una vetta
ed ammirare dall’alto
 l’immenso infinito,
bruciando dal desiderio
di non poterlo mai raggiungere.
Poesia è
sedersi in riva
 al mare burrascoso
facendosi sedurre
dall’immutato sorgere del sole,
è continuare incessantemente a navigare
verso oasi lontane,
lasciando sulle onde del mare
una scia bianca spumeggiante…

Claudia Cernigoi

Creatura celeste

Creatura celeste

Seducente creatura celeste
fonte di vita, dimora eterna degli dei
Quando, con la tua rabbia furiosa
rumoreggiando vai
scalpiti, scalci , indietreggi
come un cavallo selvaggio
e poi…sugli scogli ti infrangi e plachi.
Gli ormeggi dei pescherecci
danzano freneticamente
sulle tue acque agitate,
il cui piacevole andirivieni
e il loro tintinnio par un dolce suono.
Onde spumeggianti­ lanciano grida disperate,
s’inarcano sino al cielo, disegnando arabeschi
e mille spruzzi bianchi si spargono ovunque.
Adorabile creatura celeste,
fammi sognare solo per pochi istanti,
fammi cullare tra le tue lucenti acque,
dove il sole, all’ora del tramonto si fa narciso.
Fammi riporre nel più profondo dei tuoi abissi
regno di misteriose creature, uno scrigno segreto,
dove poter celare gioie e sofferenze
lontano dalle insidie della terra matrigna.

Claudia Cernigoi

Emozioni

Emozioni

Dolore e rabbia
implodono nell'anima
mentre
lacrime amare
sgorgano creando rigagnoli
lungo dirupi scoscesi
verso mete immaginarie
nella terra del senza tempo
dei sogni...
Voci lontane sussurrano,
si inseguono freneticamente
per cercare un'uscita
dal quotidiano errare
privo di senso...
Uno sguardo verso la finestra
dove un raggio di luce
trafigge una nuvola grigia
Vorrei, per un solo istante
camminare sopra l'arcobaleno
che fa capolino
tra le nubi intrise di pioggia.

- Claudia Cernigoi - 

Mi manchi

Mi manchi

Mi manchi
immensamente
mi manchi.

Nostalgico il tuo viso
spoglio di carezze
sbocciate dalle mie mani.

Malinconica pelle
priva del profumo
del mio respiro.

Brividi sul corpo
urlano il richiamarti.

Fugaci sguardi
cosi vicini
tanto che i miei occhi
toccano i tuoi.

Attendo
sotto il tuo balcone
quella fune di parole
annodata dal sentimento.

Posso solo pronunciare il tuo nome
per vederti  affacciare
alle mie labbra.

Mi manchi
immensamente
mi manchi.

Sergio Saracchini

Giochi celesti

Giochi celesti

Gioco tra le nuvole
a palla con il sole,
pedalo una cometa
la lunga strada lattea
alla luna mi conduce.

Dolcemente fluttuare
nello spazio siderale
rimbalzando tra le stelle,
poi mi tuffo tra le onde
di un oceano di meteore
luccicanti ed argentate.

Il mio gioco si è concluso
nello spazio
nel silenzio
nella piena libertà.

Un immenso  girotondo
giro, giro tutto il mondo
in un’orbita infinita
coi pianeti un grande abbraccio
alla terra
alla vita.

Sergio Saracchini

Luna

Luna

Cielo
manto di pantera.

Luna
occhio di ghiaccio,
mi scruti
dietro giochi di nubi
come veli di seta
di sensuale danzatrice.

Sedotto
m’arrendo
e lascio catturare
dal fascino celeste.

Avvolto
tra pieghe del tuo vestito
accolgo le tue lacrime,
pioggia di stelle
versate
per i miei desideri.

Sergio Saracchini

Attendo primavera

Attendo primavera

Vento
stormisce
braccia di rami fioriti,
scompiglia
chiome di prati d’erba.

Plaude il ritorno
di nuova stagione
lo sbocciar di margherite
vestite di bianco.

Odo
garrire di rondini,
tiepido parlare.

Suoni di campanule
risvegliano la vita.

Di giorno,
dalla pioggia battente
dei raggi del sole,
mi lascio asciugare.

A sera,
la luna s’ammira
nello specchio di stagno,
sgorgano
gocce di miele,
per lei
serenata del mio cuore.



Sergio Saracchini