Pioggia
T’ho
udita nel dormiveglia
incessantemente
battere
sul mio
sogno autunnale
bagnato
s’imbeve di te
placando
il desiderio ardente
d’esser
purificato nell'anima
di
questo corpo come tronco
assorbendoti
dai piedi
radici
ancorate alla terra.
Nelle tue
gocce dissolvo
suoni di
odiate voci
che io
possa ritrovar pace
nel tuo
scivolare
su
fiori, foglie, boschi
sulle
fronde d’un salice
le cui
lacrime si fondono
in un
piangente abbraccio
con le
tue, nude e divine.
Vieni a
me
dove perdermi
nel ritmo
dell’odore
che emanano
le fibre
della natura
baciate
dalla lenta delizia
che
avvolge la tua caduta.
Nel
suono voglio amarti
carica di
silente pace
portatrice
di spiritualità
a lenire
l’anima mia
con il
respiro di un Dio
che
sento nascere in petto.
Sergio Saracchini
Ottobre 2019
Nessun commento:
Posta un commento
Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.