Illusione d’una
stagione
Oggi ti nascondi sole mio
timido dietro queste tende grigie
che avvolgono la città mesta
in un primo vagito d’autunno.
Vorrei sorridere ancora con te
con quelle smorfie buffe
che i tuoi raggi provocano
sulle stagioni d’un volto.
Lasciami ancora volare negli occhi
rondini con il loro garrire gioioso
e la farfalla riposare con grazia mite
sulla sommità della fronte.
E sulle gote il
verde d’un prato
tra sciami di ronzii e schiere di corolle
sfuma nella lingua dell’estate
l'alba e il tramonto senza confini.
Ma soffia il risveglio gelido
forte sul viso d’ affanni
nel vuoto e smarrimento
d’una presente stagione.
Sergio Saracchini 16/10/2018
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