Nella tenue luce di una stella
trovavo il mio Natale
con il naso all’insù
incollato al vetro di una finestra
appannato dal mio respiro.
Nella trepidante attesa
piccole mani erano culla
dove il bimbo dormiva
sotto il rifulgere
degli occhi dell’infanzia.
Mai più come prima
dove la sublimità di una nascita
adornava un piccolo cuore
ora stretto nella morsa
del non esiste più.
Quegli anni riappaiono
nella sbiadita foto di un tempo
la sola a portare il sapore
di una magica notte
che ora vive
nella silente capanna
della sola memoria.
della sola memoria.
Sergio Saracchini 11/12/2016
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