sabato 4 marzo 2023

D’ali e di braccia

 

D’ali e di braccia

 

Plumbea città dagli occhi opachi

che la vista sdoppia e appanna

dondolano parole stanche e pigre

dei dialoghi monotoni nelle orecchie sorde

 

e la tortora torna con il rametto secco

sul balcone intriso d’umido

getta le fondamenta del prossimo nascere

sul ferro ancora freddo della tenda

 

sarà la mia casa il posto dove nascere

tra i petali come ciglia degli sguardi

che attendono il tepore di una vita

simile a quel nido dove dentro vivo

 

ala e braccio nel vivere si parlano

nella provvisoria stagione spoglia

si nutrono dal becco e dalle labbra

nello stesso luogo e tempo.


Sergio Saracchini

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