martedì 30 aprile 2019

Continuità



Continuità

E la battaglia impazza
negli anni quotidiana
il viso inaridisce
e imbianca dalla cima
il fior di giovinezza
perduta nelle ore
di notti alla deriva.

Sfibrato lo è schiavo
al sol pensier del dopo
che l’unica certezza
al sacro ed al profano
adempiere è costretto.

La fede e giuramento
non meritan l’impegno
ed il  penar castiga
l’attaccamento al luogo
che vede il dilagare
raminghi nel silenzio
la beffa e poi l’inganno.

Se giunger tu potessi
abbattere quel cerbero
di un dittator codardo
che s’erge dentro al vanto
sul suo dorato trono
nel lezzo di quel regno.

È troppo fiacco l’odio
e forte l’indolenza
che in questa lotta impari
è persa già in partenza
la buona volontà
senza la soluzione
rimane consapevole
alla continuità 
della rassegnazione.


Sergio Saracchini

                                                                                                                                           






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